Have no fear

Close your eyes
Have no fear
The monster’s gone

(J. Lennon)


Ho deciso di copia/incollare questo articolo che ho trovato su  Leadership Femminile, perchè a volte  capita di avere paura nel nostro cammino UTOPICO, combattuti tra ragione e sentimento e allora ecco la nuova parola d’ordine

#FEARLESS

Essere fearless, cioè privi di paura, è un importante denominatore comune delle persone di successo. Se pensavate che fosse l’intelligenza o l’abilità, ripensateci.

E’ stato detto che “i leader sono dei visionari con un senso della paura poco sviluppato e nessuna idea delle alte probabilità di insuccesso”. Se essere buoni leader è qualcosa di più rispetto ad avere visione e coraggio, è però vero che senza la presenza di questi due ingredienti è difficile che la leadership si possa esprimere.

In pratica, essere fearless, consiste nel non avere paura di sbagliare, di prendere dei rischi, di fare le cose diversamente, di far arrabbiare qualcuno perché non si segue una procedura e di violare lo status quo.

Il coraggio di “buttarsi” non è solo incoscienza del pericolo e non è solo una caratteristica innata. Si può imparare, ma richiede anzitutto un cambiamento di mentalità:

  1. Bisogna smettere di misurare il successo come assenza di insuccessi. Il successo è, se ci pensate, solo il numero di volte che abbiamo avuto successo. L’assenza di sconfitte è una misura molto meno interessante e, infatti, poco usata da chi se ne intende. Anche perché caratterizzia sia le persone “con super-poteri” (quelli che non sbagliano un colpo), sia quelli che non fanno mai nulla (o fanno solo le poche cose che sanno fare bene)…
  2. Il fatto di “buttarsi”provando tante cose, aumenta sia il numero degli insuccessi sia quello dei successi (è un fatto statistico). Tuttavia, di solito, aumentano più che proporzionalmente i successi perché…
  3. Sbagliando si impara. Non è solo un antico detto. Gli errori sono in cima alla classifica per la capacità di insegnarci cose nuove.
  4. Il successo non arriva sempre bello pronto, impacchettato e infiocchettato. A volte arriva proprio dal fallimento di qualcosa che ci fa venire un’idea nuova (il caso che si cita sempre è quello dei post-it: la colla usata fu un insuccesso perché i pezzettini di carta gialli potevano essere facilmente staccati…). Ecco, riconoscere una innovazione mascherata da insuccesso, è molto utile.

 

Informazioni su Laura
Laura persona, giornalista, speaker e blogger... utopicamente poeta
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