La suocera è in città

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Inutile negarlo, la visita della suocera mette sempre un po’ di ansia da prestazione. Lo sappiamo che è gentile, ma che non perdonerà quel dettaglio che a voi è sfuggito, ma a lei no.

Mi è capitato di sentirmi un po’ suocera l’altro giorno mentre “santificavo” il sabato con il doveroso pellegrinaggio nei centri commerciali. Mi aggiravo per uno dei magazzini svedesi dell’hinterland milanese e ho pensato di fare un blitz e, dove tutti vanno armati di urgenza, io sono andata armata di macchina fotografica per documentare un piccolo (ma importante) gesto di civiltà.

Come una suocera ho osservato i bagni e ho notato alcuni dettagli che, devo ammetterlo, mi hanno spinto a scrivere questo articolo sperando che possa essere di incentivo a tutti quei posti pubblici (ristoranti e bar inclusi), che pensano che l’aggettivo “igienici” in supporto al sostantivo “servizi”, sia del tutto accessorio.

Dalla premessa pare chiaro che i bagni fossero puliti, nonostante l’imponente afflusso di pubblico del sabato,  ma non è questo che mi ha colpito pensando che sia un requisito basilare. Trovare il cartello “Qui puoi tenere il tuo bambino con te” fa, di per sè, tirare il fiato ad una mamma, anche a quella che ha lasciato il pargolo nella piscina di palline colorate. Ma non è tutto, pronti a rispondere ad ogni emergenza sono stati installati dei fasciatoi, cosa questa che finalmente vedo molto diffusa anche in Italia e non solo all’estero, ma la genialità sta nel porre vicino all’ingresso un distributore automatico di pannolini. Alzi la mano chi non ha mai imprecato per aver finito i pannolini al momento sbagliato e nel posto sbagliato! E non è finita.

E’ facile dire “tieni il tuo bambino con te”, ma dove lo metto? Nell’apposito supporto con cinture di sicurezza che si trova all’interno della singola toilette, così che la mamma possa non temere per l’incolumità del pargolo almeno per qualche mistico istante. E la par condicio? Abbiamo mandato il nostro inviato anche nei bagni degli uomini. Non abbiamo trovato il fasciatoio e il distributore (posti comunque in modo strategico affinché possano usufruirne anche i papà), ma abbiamo trovato un servizio dotato di porta bimbo anche nei bagni degli uomini.

Lo so che è marketing, che un genitore sereno è un genitore disposto a fermarsi al ristorante dalle pietanze nordiche e a comprare tonnellate di candele profumate, ma quanto il marketing è intelligente merita di essere premiato, convinti che piccoli gesti di solidarietà, aiutino ad abbattere il logorio della vita moderna.

La suocera racconterà tutto questo alle amiche, fingendo che l’idea sia stata sua ovviamente.

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Informazioni su Laura
Laura persona, giornalista, speaker e blogger... utopicamente poeta
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