10. Stay Gold

STAY GOLD

Ancorati nelle nostre beate imperfezioni, cerchiamo nei nostri ragazzi perfezioni  che stonano come la soia nel cappuccino.

Eccoci di nuovo qui, sviaggiatori sviaggianti, con lo sguardo ancorato all’orizzonte e i pensieri tesi all’infinito.

Questa mattina il risveglio è stato brusco e polemico, ho disquisito a lungo con il mio barista di fiducia sul fatto che un cappuccino di soia decaffeinato, non è un cappuccino!

Perché insomma i nomi e le etichette sono facili da affibbiare, più difficile è smentirli. Come con gli adolescenti. In questi giorni, per lavoro e per amore, mi sono trovata immersa nel loro mondo e mi hanno fatto una grande tenerezza. Lo so, lo so: insopportabili, lunatici, sfacciati, disincantati, tutto, gli adolescenti sanno essere la fonte di disperazione altrui come pochi altri al mondo, ma a volte incroci sguardi smarriti e coraggiosi, consapevoli di essere stati scagliati in un mondo che non è più ai loro piedi.

Mi sono chiesta se ho fatto bene il mio lavoro da adulta o se non ho seguito troppo spesso la china del “i ragazzi si adattano benissimo”. Adattarsi ed elaborare sono due parole differenti, come dare del cappuccino a un dec. Così ora facciamo qualche passo indietro, proponiamo play therapy e insegniamo loro, e ancora prima a noi stessi, che l’arte, la creatività, il gioco, la libertà e il confronto sono il giusto modo per aiutarli a crescere. Una rivelazione così elementare da essere stata dimenticata da noi adulti per troppo tempo.

Ho sentito discorsi in bocca a certi ragazzi che avevano un retrogusto troppo acido e adulto, che calzavano loro come abiti troppo grandi. Si guardano in specchi deformati dal confronto con un mondo che li vuole avanti, proiettati, all’altezza, disincantati, sessuati, perfetti… quella perfezione mancata dalla generazione che li ha messi al mondo, da tutte quelle precedenti e da quelle future, almeno spero. Ancorati nelle nostre beate imperfezioni, cerchiamo troppo spesso nei nostri ragazzi perfezioni  che stonano come la soia nel cappuccino.

Non so se sono stata un’adulta all’altezza delle richieste fatte ai ragazzi, o se lo sarò, posso solo chiedervi di sedervi con me, con la mia imperfezione, con la loro rabbia e introversione, parlando ancora e sempre di quella utopica memoria cara a Eco e a quella vecchia zia lagnosa che è la poesia, chiamando le cose con il proprio nome senza deturparlo. Lasciamo che il cappuccino sia con latte e caffeina e che i ragazzi vestano i loro panni, senza sembrare adulti impreparati e troppo spesso disperati, avranno tutta la vita per esserlo.

Nothing gold can stay

(Robert Frost)

Nature’s first green is gold,

Her hardest hue to hold.

Her early leaf’s a flower;

But only so an hour.

Then leaf subsides to leaf.

So Eden sank to grief,

So dawn goes down to day.

Nothing gold can stay

Niente che sia d’oro resta

In Natura il primo verde è dorato,

e subito svanisce.

Il primo germoglio è un fiore

che dura solo un’ora.

Poi a foglia segue foglia.

Come l’Eden affondò nel dolore

Così oggi affonda l’Aurora.

Niente che sia d’oro resta.

© Laura Defendi

Caffè sospeso [10] di Laura Defendi

By admin 8 giugno 2014 Caffè sospeso

© foto di Laura Defendi

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Laura persona, giornalista, speaker e blogger... utopicamente poeta
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