Contagio Utopico

Elisabetta Filippelli … contaminata dall’Utopia, immagina un mondo libero in una metropoli troppo spesso non utopica…

Capita così, una mattina qualsiasi di una settimana qualsiasi, di trovare un blog chiamato Caffè Utopia, e inizi a guardare, leggere, sorridere e pensare. Pensare alla parola utopia, e chissà come questo pensiero lo trasporto alla mia vita. E mi rendo conto che la mia vita è piena di pensieri utopici, ma anche di una grande voglia di far diventare queste utopie realtà.

Per me utopia è non essere obbligata a svegliarmi 5 giorni a settimana alla stessa ora, nello stesso modo, fare la stessa strada, arrivare nello stesso posto, e ‘consumare’ la maggior parte della mia giornata e del mio tempo a far arricchire chi è già ricco, con poche, a volte nulle soddisfazioni.

Utopia è non dover desiderare ogni settimana che sia venerdì, perché ogni giorno dovrebbe essere un buon giorno.

Utopia è non fare il conto alla rovescia per le vacanze, perché si è felici di fare ciò che si fa.

Utopia è non doversi fermare quando lo vogliono gli altri (come le ‘vacanze comandate’), ma fermarsi quando ci si sente troppo stanchi e si ha bisogno di un po’ di riposo.

Per me utopia è poter decidere in LIBERTA’ ciò che si vuole fare e farlo, perché utopia è un mondo che ti permette di farlo.

Utopia è desiderare un mondo dove non esiste la politica, non si litiga per il calcio e non si uccide per la religione. Utopia è un mondo senza soldi, che non gira intorno al denaro, ma pieno di collaborazione, ci si aiuta a vicenda, ci si rispetta e ci si ama.

Utopia è essere liberi.

 

foto e testo di Elisabetta Filippelli

Informazioni su Laura
Laura persona, giornalista, speaker e blogger... utopicamente poeta
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