Immaginate un pomeriggio di fine anno incorniciato da un quasi dimenticato raggio di sole. Immaginate la lentezza delle feste in una città destinata a correre. Immaginate un parco, una locanda e un po’ di musica, sarà facile ritrovarvi catapultati nell’isola che non c’è (che invece c’è).
Caffè Utopia, rincorre la musica e la città, raccontando frammenti di “poesia” capaci di rendere ospitali luoghi spigolosi e reali pensieri utopici. La magia di oggi ha una identità concreta, quella di Ande Gee e l’anima grande della Locanda alla mano
A voi la prima intervista utopica in formato tablet.